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Piante & fiori

3 errori comuni che fanno seccare le aromatiche proprio a fine agosto

Perché le erbe aromatiche si seccano proprio a fine agosto? Ecco 3 errori comuni da evitare per tenerle vive e rigogliose più a lungo.

curare le piante aromatiche in agosto
Scopri i 3 errori più comuni che fanno seccare le erbe aromatiche a fine agosto e come evitarli

Agosto è uno dei momenti più critici per le piante aromatiche da balcone e giardino. Proprio quando servirebbero fresche per profumare piatti e insalate, possono iniziare a seccarsi all’improvviso. Ma perché succede proprio ora? Spesso si pensa che basti annaffiarle ogni tanto e darle un po’ di sole.

E invece, proprio nel passaggio tra estate piena e inizio settembre, ci sono errori frequenti che compromettono la salute di basilico, rosmarino, menta e simili. Se hai notato foglie gialle, rametti secchi o piante che sembrano spegnersi da un giorno all’altro, ecco un indizio importante: qualcosa nella routine quotidiana non sta funzionando più come prima. E forse è il momento di cambiare qualcosa.


Troppa acqua (o troppo poca): il falso mito dell’annaffiatura “a occhio”

Una delle cause più comuni è la gestione sbagliata dell’acqua. Si tende a pensare che le piante aromatiche, essendo esposte al sole e al caldo, vadano annaffiate ogni giorno, magari anche più volte. Ma questa convinzione, se applicata senza criterio, può trasformarsi in un boomerang. Il clima a fine agosto comincia a cambiare in modo più deciso, anche se le giornate sembrano ancora estive: c’è più umidità notturna, meno evaporazione, e di conseguenza anche il terreno si asciuga più lentamente.


Basilico e menta, tanto per fare due esempi comuni, apprezzano un terreno umido ma ben drenato. Eppure è proprio qui che si inciampa: troppa acqua tutta insieme o, peggio ancora, ristagni nei sottovasi, portano facilmente al marciume radicale. Le radici non respirano, le foglie iniziano a scolorire o diventare molli, e il danno ormai è fatto. Al contrario, lasciarle seccare troppo a lungo sotto il sole battente può comprometterne la vitalità in pochi giorni.

Il trucco più semplice? Toccare il terreno. Non in superficie, ma infilando il dito almeno due o tre centimetri. Se è fresco e leggermente umido, è meglio aspettare. E se si usa un sottovaso, svuotarlo regolarmente. Quanto all’orario, mai bagnare nel pieno del pomeriggio: lo sbalzo termico potrebbe fare più danni che benefici, soprattutto sulle foglie esposte. Molto meglio farlo la mattina presto o verso sera, quando la pianta è più ricettiva e si evita l’effetto-lente del sole sull’acqua.

Cambiamenti improvvisi: spostare i vasi può stressare le piante

A fine agosto capita spesso di spostare le piante aromatiche: per proteggerle dai primi temporali, per liberare spazio sul balcone o semplicemente perché il sole è cambiato e arriva da un’altra direzione. Ma le piante non amano i cambi di posizione improvvisi.


Anche solo ruotare il vaso può creare uno squilibrio tra luce e crescita. Se poi si cambia esposizione da pieno sole a mezz’ombra, o viceversa, il colpo può essere ancora più forte. Alcune foglie iniziano a bruciarsi o cadere, e nel giro di pochi giorni la pianta si indebolisce visibilmente.

Ecco alcuni segnali che indicano stress da spostamento:


  • Foglie flosce nonostante il terreno umido
  • Macchie scure o bruciature sulle foglie
  • Crescita rallentata o bloccata

La soluzione? Se proprio serve spostare un vaso, meglio farlo gradualmente, spostandolo per poche ore al giorno nella nuova posizione e aumentando man mano l’esposizione. Questo piccolo trucco aiuta le piante ad adattarsi con meno traumi.

Potature sbagliate: tagliare troppo o nel momento sbagliato

La fine dell’estate è anche il momento in cui molte persone pensano di “rinnovare” le piante aromatiche con una bella potatura. Ma attenzione: non tutte le specie la tollerano allo stesso modo, e soprattutto non sempre è il periodo adatto.


Il basilico, ad esempio, andrebbe cimato spesso per stimolare la produzione di nuove foglie, ma tagliare troppo in un colpo solo, soprattutto se la pianta è già stressata dal caldo, può danneggiarla irrimediabilmente. Lo stesso vale per salvia e timo: una potatura drastica a fine agosto rischia di non dare loro il tempo di rigenerarsi prima dell’arrivo dell’autunno.

Meglio intervenire con tagli leggeri, eliminando solo le parti secche o fiorite, lasciando intatta la struttura principale. E ricordare che la luce solare, a fine stagione, è più debole: togliere troppo fogliame significa ridurre anche la capacità della pianta di fotosintetizzare.

errori che fanno seccare le aromatiche

Il segreto per mantenere vive e profumate le aromatiche anche dopo agosto è osservare più attentamente e non dare nulla per scontato. Ogni pianta manda segnali chiari, basta solo imparare a coglierli. Cambiare leggermente abitudini, adattare le cure alla stagione e avere un occhio più attento può davvero fare la differenza.

foto © stock.adobe

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