Le piante estive resistenti alla siccità sono l’alleato perfetto per chi ama il verde ma ha in programma una lunga vacanza. Nessuna preoccupazione per l’innaffiatura, nessun ritorno a casa con vasi secchi e foglie appassite.

Quando il caldo si fa sentire e il giardino si trasforma in un piccolo deserto, è utile sapere quali sono le piante che non richiedono cure costanti. Alcune varietà riescono a cavarsela da sole anche in piena estate, sotto il sole cocente, senza chiedere attenzioni quotidiane. E la cosa più interessante? Non servono affatto doti da pollice verde.
Basta scegliere le specie giuste e sistemarle nel modo corretto. Già da ora si può pensare a una soluzione verde a prova di vacanza, senza rinunciare al piacere di un terrazzo o di un angolo verde curato. Alcune di queste piante, tra l’altro, aiutano anche a tenere lontani insetti fastidiosi, creando un ambiente più vivibile. Si direbbe quasi che abbiano una loro “intelligenza naturale”, capace di adattarsi alle condizioni più ostili senza battere ciglio. E poi, diciamolo: tornare e trovare il verde ancora vivo ha un certo effetto terapeutico, no?
Lavanda: il profumo del Mediterraneo che resiste a tutto
C’è qualcosa nella lavanda che evoca subito immagini di colline assolate, campi provenzali e silenzio assoluto. Questa pianta è un classico dell’estate, ed è anche tra le più resistenti alla siccità. Non ama l’umidità, anzi, la teme. Le sue radici sopportano bene la mancanza d’acqua, purché il terreno sia ben drenato.
La lavanda si adatta senza problemi al pieno sole e regala per settimane fioriture profumate che attirano api e farfalle. Perfetta per aiuole e vasi, è anche facilissima da potare e richiede pochissima manutenzione. Unico accorgimento? Evitare ristagni d’acqua. E, a voler essere pignoli, posizionarla in un punto ventilato aiuta a prevenire malattie fungine, che ogni tanto possono colpire in caso di estati troppo umide.
Si crede spesso che le piante belle abbiano sempre bisogno di cure, ma la lavanda smentisce tutto. Cresce anche nei terreni poveri, anzi, tende a soffrire se il suolo è troppo ricco o concimato eccessivamente. Basta davvero poco per vederla prosperare: una potatura leggera a fine fioritura, un po’ di sole e il gioco è fatto.
In alcuni giardini, la si usa addirittura come bordura ornamentale, sfruttando la sua forma compatta e ordinata. Il suo profumo non passa inosservato e, come effetto collaterale positivo, tiene lontane zanzare e altri insetti poco graditi. Insomma, se c’è una pianta che si merita un posto fisso sotto il sole d’agosto, è proprio lei.
Piante che non muoiono mai (o quasi): 4 varietà ideali per le vacanze
Per chi si chiede quali siano le piante da terrazzo che resistono al caldo, ecco una piccola lista che semplifica la vita:
- Sedum (Borracina): carnosa, compatta, quasi indistruttibile. Vive bene anche in fessure di roccia. Alcune varietà formano tappeti fitti e decorativi che non richiedono interventi.
- Agave: scultorea e tenace, ha bisogno solo di sole e terreno sabbioso. Con il passare degli anni, alcune varietà possono raggiungere dimensioni notevoli e diventare il fulcro visivo del terrazzo.
- Portulaca: fiori coloratissimi e nessuna esigenza particolare. Fiorisce anche con pochissima acqua. Curioso come apra i suoi petali solo quando il sole è alto, quasi a voler celebrare la luce.
- Rosmarino: oltre a essere utile in cucina, è una delle piante più adattabili al clima secco. Resiste anche nei vasi piccoli, senza mai perdere il suo profumo intenso e persistente.
Queste varietà non solo sopportano l’estate, ma la amano. Anzi, più caldo fa, meglio stanno. È interessante notare come alcune di esse, come il sedum, diventino ancora più belle proprio in condizioni estreme. E il bello è che non servono attenzioni continue, ma solo un minimo di buon senso nella scelta dell’esposizione.
Rosmarino e agave: il mix rustico e decorativo che non delude mai
Tra le combinazioni più intelligenti per chi cerca piante resistenti al caldo estivo c’è quella tra il rosmarino e l’agave. Da un lato, la pianta aromatica che profuma balconi e cortili, sempreverde e con fioriture delicate. Dall’altro, l’agave, con la sua presenza scenica e le foglie appuntite che sembrano scolpite nella pietra.
Metterle insieme in una grande fioriera crea un contrasto tra forme e colori che resta interessante per tutta la stagione. E soprattutto, non c’è bisogno di annaffiarle ogni due giorni: entrambe amano il sole, l’aria calda e sopravvivono tranquillamente a qualche settimana di abbandono.
Per chi ha il pollice un po’ pigro o per chi semplicemente parte per qualche giorno senza sensi di colpa, è una soluzione che funziona. Dopotutto, le vacanze servono anche a dimenticare gli impegni, compresi quelli con l’annaffiatoio.
Hai già pensato a quali piante sistemare prima di partire? Magari basterebbe davvero poco per creare un angolo verde che si prende cura di sé stesso. E al ritorno, la sorpresa sarà ritrovare fiori e foglie esattamente dove li si era lasciati.
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