Quando le temperature calano sotto i 28°C e i prezzi degli alloggi scendono fino al 40% in meno rispetto ad agosto, alcune località italiane si trasformano in veri rifugi di pace: spiagge vuote, sentieri silenziosi, borghi che riprendono il loro respiro autentico. Settembre è il mese perfetto per godersi il lato più rilassato dell’Italia, senza rinunciare al sole né al fascino dei luoghi più iconici.

Testato su itinerari da Nord a Sud, questo periodo offre il mix ideale tra clima gradevole e affollamento minimo. E per chi ama scoprire angoli nascosti, è il momento in cui l’Italia si mostra senza filtri. Nessuna ressa, nessun parcheggio impossibile da trovare: solo cielo terso, luce dorata e il suono delle onde che torna a dominare le coste.
Perché settembre è il mese d’oro per viaggiare in Italia
Settembre, con la sua luce più morbida e l’aria frizzantina del mattino, sembra quasi sussurrare all’orecchio dei viaggiatori: “È il momento giusto”. I grandi flussi turistici si sono spostati altrove, le famiglie sono tornate alla routine scolastica e le città tornano vivibili. Ma è nei luoghi turistici più amati che avviene la magia.
Da Rimini a Taormina, da Positano alle Cinque Terre, le folle svaniscono e la qualità della vita schizza alle stelle. Non è raro trovare ristoranti con vista liberi senza prenotazione, oppure fare un bagno senza dover fare slalom tra i teli da mare. In fondo, chi non ha mai sognato di camminare in centro a Firenze senza la calca o di visitare i trulli di Alberobello senza code?

In più, il clima è spesso più clemente: le giornate restano lunghe, il mare conserva il calore dell’estate e la sera si dorme meglio. Insomma, è come se l’Italia si concedesse una seconda estate, ma senza lo stress della prima.
Non serve una valigia piena: basta spirito d’esplorazione e voglia di prendersi una pausa dal caos. E magari una buona macchina fotografica, perché certi tramonti, a settembre, sembrano pensati da un pittore.
Le mete di mare che cambiano volto a settembre
Alcune destinazioni balneari italiane, a settembre, si trasformano in oasi di tranquillità. L’energia cambia, l’atmosfera si fa più intima e ogni dettaglio diventa più intenso. La sabbia è ancora calda sotto i piedi, ma le voci sono poche e il mare sembra più blu del solito.
È il caso di San Vito Lo Capo, in Sicilia, dove il Cous Cous Fest lascia spazio a passeggiate rilassate e bagni al tramonto. O di Tropea, in Calabria, che a settembre mostra il suo volto più autentico, tra scorci sul mare e profumo di cipolla rossa nell’aria.

Sul versante tirrenico, anche la Maremma toscana regala grandi soddisfazioni: le spiagge come Cala Violina diventano accessibili senza prenotazioni né orari proibitivi. E nella Liguria di levante, Sestri Levante e la Baia del Silenzio portano bene il nome anche nel cuore di settembre.
Chi cerca l’effetto-cartolina, invece, può puntare su Polignano a Mare, dove ogni angolo sembra dipinto. A settembre ci sono ancora eventi locali e sagre di paese, ma il ritmo è rallentato e ci si può godere ogni dettaglio con calma.
Per chi vuole osare un po’, le spiagge del Sinis, in Sardegna, offrono panorami selvaggi e poca gente: sabbia chiara, acque cristalline e tanta, tanta pace.
Borghi e città d’arte: il fascino discreto di settembre
Non solo mare. Anche i borghi dell’entroterra e le città d’arte italiane brillano di una luce speciale a settembre. Dopo il caos agostano, tornano respirabili, a misura d’uomo. Perfette per passeggiare, perdersi nei vicoli, assaggiare piatti tipici senza dover attendere ore.
Assisi, Spello, Norcia: l’Umbria è una tavolozza che vira all’oro e al verde scuro, tra uliveti e pietre antiche. Si cammina senza fretta, si ascolta il suono dei passi sui sanpietrini, si sente il profumo del pane caldo al mattino. A settembre, tutto sembra più vero.

In Toscana, Pienza e Montepulciano mostrano il loro lato più nobile. I panorami si tingono di giallo dorato, le vigne sono cariche e le cantine aprono le porte per le prime degustazioni d’autunno. Un paradiso per chi ama vino e silenzi.
Le città d’arte? Venezia senza la calca di ferragosto sembra irreale. Firenze si lascia fotografare senza dover attendere. E persino Roma, tra fine estate e inizio autunno, concede spazi che in altri mesi sono impensabili.
Settembre è anche il mese ideale per chi ama viaggiare in treno o in bici: temperature perfette, luce limpida e quella sensazione di avere la strada tutta per sé.
Occorrente per godersi settembre al meglio
Per sfruttare al massimo questa “bassa stagione dorata”, servono poche cose ma scelte con criterio:
- Scarpe comode per camminare a lungo
- Un maglioncino leggero per la sera
- Zaino con borraccia e snack locali
- Fotocamera o smartphone con buona lente
- Un libro o una guida per scoprire storie nascoste
- Tanta voglia di rallentare
Niente corse, niente programmi serrati. Solo la libertà di scegliere giorno per giorno dove andare e cosa assaporare.
Passi rapidi per organizzare la partenza
Se si vuole approfittare delle meraviglie di settembre, bastano pochi step:
- Scegliere una zona (mare, collina o città d’arte)
- Verificare la disponibilità di strutture con disdetta gratuita
- Controllare gli eventi locali del periodo
- Preparare un bagaglio leggero e pratico
- Pianificare solo i primi due giorni, il resto lasciarlo all’ispirazione
- Partire con lo spirito giusto: quello di chi cerca bellezza e silenzio
Settembre non chiede grandi sforzi, ma premia chi sa coglierne l’essenza.
Errori da evitare quando si viaggia a settembre
Anche in questo periodo apparentemente perfetto, ci sono piccoli scivoloni da evitare:
- Portare abiti troppo estivi senza un piano B
- Non controllare gli orari dei trasporti, spesso ridotti
- Dare per scontato che tutto sia aperto: alcuni locali chiudono dopo agosto
- Sottovalutare le distanze in aree rurali o poco servite
- Dimenticare che il sole di settembre può scottare come quello di luglio
- Non considerare che alcune sagre attirano ancora molti visitatori
Basta poco per evitare disagi e rendere l’esperienza ancora più piacevole.
Conservazione dei ricordi e ritorno lento
Viaggiare a settembre non è solo scoprire nuovi posti, ma anche recuperare un ritmo diverso. Tornare a casa con foto piene di luce e con quella sensazione strana di aver vissuto qualcosa di prezioso.
Per conservare il meglio del viaggio, può essere utile:
- Stampare le foto più belle e raccoglierle in un album
- Annotare i momenti più intensi in un diario
- Riportare a casa prodotti tipici o piccoli oggetti artigianali
- Condividere l’esperienza con amici, magari con una cena a tema
Così il viaggio non finisce con il rientro, ma continua nei racconti, nei gusti e nelle immagini che ci accompagnano.
Quando partire e dove dormire: dritte finali
Il momento ideale per partire va dalla prima alla terza settimana di settembre. I prezzi sono già scesi, ma il clima resta favorevole. Le strutture più ambite tendono a riempirsi nei weekend, quindi meglio puntare su partenze infrasettimanali.
Per dormire, si può scegliere tra agriturismi immersi nel verde, B&B gestiti da famiglie locali, piccoli hotel a conduzione familiare o anche soluzioni inusuali come case sugli alberi o fari riconvertiti. Tutto dipende dallo spirito del viaggio.
L’importante è ricordarsi che non serve andare lontano per sentirsi in vacanza. A volte basta cambiare stagione, lasciarsi alle spalle il frastuono e scoprire quanto può essere sorprendente il silenzio di settembre.
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