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Piante & fiori

Ciclamino in riposo estivo: come riconoscere i segnali e non danneggiarlo

Hai notato che il tuo ciclamino in riposo estivo sembra improvvisamente appassito? Tranquillo, non sta morendo. Sta solo attraversando una fase naturale che, se gestita bene, lo aiuterà a rifiorire più bello di prima.

prendersi cura del ciclamino in estate
Scopri come riconoscere i segnali del riposo estivo del ciclamino e proteggerlo con piccoli gesti

Non serve aspettare l’autunno per prendersene cura: basta cogliere i piccoli segnali che la pianta ci manda. Alcuni semplici gesti possono davvero fare la differenza tra un bulbo che si indebolisce e uno che tornerà a splendere.

Il ciclamino è una pianta affascinante che segue un ciclo stagionale ben definito. Durante i mesi caldi, entra in una sorta di “pausa rigenerante”. Le foglie iniziano a perdere vigore, i fiori scompaiono e spesso si tende a pensare che qualcosa non vada. In realtà, si sta solo preparando al suo prossimo ciclo vitale. Ignorare questa fase o trattarla come un problema può compromettere la salute della pianta. E allora, come accompagnarla nel suo meritato riposo?


Come riconoscere i segnali del riposo estivo del ciclamino

Non è raro vedere le foglie del ciclamino che iniziano a ingiallire o afflosciarsi a inizio estate. Anche i fiori, se ancora presenti, appassiscono rapidamente. Questo non è un campanello d’allarme, ma il primo indizio che la pianta si sta preparando al riposo.


Il bulbo, cuore pulsante del ciclamino, resta vivo sotto terra anche se la parte aerea scompare. Se si prova a toccarlo, si noterà che rimane sodo e compatto. Questo è un buon segno: significa che la pianta è ancora in salute.

Il terreno si asciuga più lentamente, segno che il metabolismo del ciclamino sta rallentando. Se ci si accorge che l’acqua impiega giorni per evaporare, forse è il momento di sospendere gradualmente le irrigazioni.

E se si vedono semi? Nessun problema: il ciclamino può produrre capsule dopo la fioritura. Una volta mature, possono anche essere raccolte per la semina futura, se si vuole provare.


Cosa fare (e non fare) durante il riposo estivo

Gestire il ciclamino nei mesi estivi richiede uno sguardo attento e un approccio un po’ meno impulsivo del solito. La tentazione di “fare qualcosa” è forte, ma in realtà è proprio l’attesa la miglior alleata. Niente eccessi, niente cure forzate.

L’acqua, ad esempio, va dosata con criterio: se il terreno resta bagnato troppo a lungo, il bulbo rischia di marcire. Meglio aspettare che sia asciutto in profondità prima di intervenire. Anche i concimi possono attendere: durante il riposo non servono, e anzi rischiano di stressare la pianta.


E poi c’è il sole. D’estate picchia forte, e il ciclamino preferisce l’ombra o una luce molto filtrata. Una posizione arieggiata, al riparo dai raggi diretti, fa la differenza. Chi lo vede secco e spoglio, magari pensa di gettarlo. Ma basterebbe toccare il bulbo: se è sodo, è ancora vivo.

Quanto al conservarlo, non c’è un solo modo giusto. Alcuni lo lasciano nel vaso, con annaffiature minime. Altri lo estraggono e lo ripongono in sabbia asciutta dentro un sacchetto di carta, lontano dalla luce e dal caldo. L’importante è evitare muffe, ristagni e sbalzi estremi. Il resto, lo fa la natura.


Prepararlo alla rinascita: quando e come intervenire

Appena le temperature iniziano a calare verso fine settembre, qualcosa cambia. Il terriccio si asciuga più velocemente, l’aria si fa più fresca e… spuntano le prime foglioline. Quelle piccole rosette verdi alla base sono il modo che il ciclamino ha per dire: “ci siamo quasi”.

In quel momento non serve correre a rinvasare o sommergere d’acqua. Basta osservare. Se il terreno è secco, una leggera annaffiatura può bastare. Mai esagerare: l’eccesso d’acqua a questo punto sarebbe controproducente. Alcuni preferiscono cambiare subito il terriccio, altri aspettano ancora qualche giorno. Non c’è una regola fissa: dipende da quanto il bulbo ha riposato e in che stato si trova.

La luce, invece, è fondamentale. Non sole diretto, ma nemmeno buio. Una finestra esposta a est, o una zona luminosa ma schermata, va benissimo. Il ciclamino non ha fretta. Se tutto procede in modo naturale, inizierà a sviluppare foglie più grandi e compatte. E, con un po’ di fortuna, verso ottobre cominceranno a sbocciare i primi fiori.

ciclamino in riposo estivo

Ed è proprio lì che si capisce che aspettare ne è valsa la pena. La pianta che sembrava scomparsa si rianima, come se nulla fosse. Una sorta di rito silenzioso che ogni anno si ripete, se solo si impara a rispettarne i tempi.

foto © stock.adobe

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