I 5 errori estivi che uccidono i bonsai spesso passano inosservati: dalla innaffiatura sbagliata all’esposizione al sole, elementi che possono compromettere gravemente la salute delle piante. Scopri come evitarli facilmente.

Si pensa spesso che una corretta cura bonsai estate consista solo nel dare più acqua, ma è interessante notare che errori comuni — come posizionamento, irrigazione o potatura — possono agire silenziosamente. È utile chiedersi: quanto spesso si controlla davvero l’umidità del terreno? È frequente usare solo la nebulizzazione senza bagnare bene le radici? Prima di approfondire, un’indicazione pratica: verificare lo stato del substrato ogni mattina e aggiustare subito eventuali carenze, così da restare ancorati a un’azione concreta e non rimanere in balìa dei dubbi.
I rischi dell’innalzamento di temperatura e luce
Nella cura bonsai estate, uno dei più insidiosi errori è l’esposizione solare eccessiva. È noto che alcune specie temono il sole diretto intenso, soprattutto nelle ore centrali della giornata: ciò può provocare foglie bruciate, ingiallimenti e stress idrico. Si crede spesso che più luce corrisponda a più benessere, ma non è così per molti bonsai.
Alcune varietà, come l’acero giapponese, mostrano segni di sofferenza già con sole moderato. In questo periodo caldo, proteggere la pianta con ombra leggera, teli filtranti o zone riparate diventa fondamentale. Capita più spesso di quanto si pensi di notare i danni quando ormai è troppo tardi. A volte sembra un’esagerazione, ma anche una breve esposizione diretta a 30 °C può causare danni irreversibili.
Innaffiatura superficiale o eccessiva
Un altro errore tipico è basarsi solo sulla nebulizzazione o bagnare solo la superficie. Molti credono che spruzzare foglie o terriccio sia sufficiente, ma in realtà le radici necessitano di una vera irrigazione profonda. È curioso notare come spesso ci si affidi a metodi visivamente rassicuranti, ma poco funzionali.
Al contrario, l’eccessiva irrigazione porta a ristagni, marciumi radicali e perdita di vitalità. In estate è prudente testare l’umidità a qualche centimetro di profondità e bagnare sempre fino a quando l’acqua esce dai fori di drenaggio. Alcuni bonsai reagiscono con un improvviso ingiallimento proprio quando si pensa di averli idratati al meglio. Un metodo semplice per evitare questi errori? Drenaggio efficace e acqua a temperatura ambiente, somministrata la mattina o la sera.
Cambiare posizione troppo spesso
Un errore meno evidente ma altrettanto dannoso è spostare continuamente il bonsai da un luogo all’altro. Si pensa che cercare il “posto perfetto” sia un bene, ma ogni spostamento costringe la pianta ad adattarsi di nuovo a luce, temperatura e umidità diverse. Questo continuo stress ambientale indebolisce l’apparato radicale e rallenta la crescita.
Non tutti sanno, ad esempio, che anche una corrente d’aria leggera può alterare drasticamente l’equilibrio idrico della pianta. Meglio scegliere un punto stabile, con luce indiretta e buona ventilazione, e mantenerlo salvo condizioni estreme. Anche un piccolo cambiamento può richiedere giorni di riadattamento, tempo durante il quale il bonsai è più vulnerabile.
Fertilizzazione e potature fuori tempo
Si tende a pensare che la pianta in crescita estiva abbia sempre bisogno di aumentare i concimi, ma un eccesso di azoto indebolisce l’equilibrio tra chioma e radici, rendendo il bonsai vulnerabile a malattie e parassiti. In estate, soprattutto in pieno caldo, è meglio preferire fertilizzazioni leggere e ben bilanciate, evitando concimi troppo ricchi e riducendo la frequenza. Anche il concetto di “più concime, più crescita” può risultare controproducente: porta a rami fragili e fogliame soprabbondante.
Quanto alla potatura, alcuni pensano che intervenire spesso mantenga la forma, ma potature eccessive o fuori tempo possono stressare il bonsai. La potatura strutturale, se utile, dovrebbe avvenire solo in momenti freschi o a fine stagione. Meglio limitarsi a pulire la chioma e lasciare che nuovi germogli si sviluppino fino a 6–8 foglie prima di tagliarli.
Parassiti ignorati: un errore silenzioso
In estate, l’umidità e il caldo favoriscono la comparsa di afidi, acari e cocciniglie. Si crede che con irrigazioni regolari e potature si possa evitare il problema, ma spesso vengono ignorati i primi segni: foglie appiccicose, puntini scuri, ragnatele sottili. La mancata ispezione regolare può trasformare una lieve presenza in una vera infestazione. Il consiglio? Controllo settimanale, spray naturali come sapone di Marsiglia o olio di neem e, se serve, isolamento temporaneo del bonsai.
In sintesi, evitare questi errori durante l’estate richiede equilibrio, osservazione e un po’ di accortezza in più:
- Protezione solare mirata: non basta un angolo ombreggiato, serve valutare luce e specie.
- Irrigazione profonda e regolare, non superficiale né abbondante.
- Stabilità di posizione, senza spostamenti continui.
- Fertilizzazione leggera, meglio poco ma equilibrato.
- Controllo bi-settimanale dei parassiti, con metodi naturali e tempestività.
Con queste linee guida, in piena cura bonsai estate, è possibile mantenere vivo ed in salute il proprio bonsai, evitando che piccoli errori diventino grandi problemi. Vale quindi la pena investire qualche minuto in più ogni settimana: il risultato sarà un bonsai robusto, armonioso e pronto a rinascere con energia nei mesi successivi.
foto © stock.adobe