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Piante & fiori

Le piante che puoi propagare da scarti di cucina (sedano, cipollotti, zenzero, ecc.)

Le piante che puoi propagare da scarti di cucina sono un piccolo miracolo domestico: cipollotti, zenzero, sedano e molti altri ortaggi possono rinascere da semplici avanzi.

propagare le piante da scarti di cucina
Scopri come rigenerare sedano, cipollotti, zenzero e altri ortaggi da scarti di cucina

Di solito gli scarti di cucina finiscono dritti nella pattumiera, vero? Eppure, guardandoli meglio, nascondono un potenziale inaspettato. Un gambo, una radice, perfino un pezzetto di bulbo: basta poco per trasformarli in qualcosa di vivo. Non è straordinario pensare che da un semplice fondo di cipollotto possa spuntare una nuova pianta? C’è qualcosa di sorprendentemente poetico nel veder rinascere ciò che sembrava finito.

A volte basta davvero un angolino sul davanzale, un po’ di luce naturale e quella pazienza che viene da sola quando ci si diverte. Nemmeno serve il pollice verde: molte delle “candidature ideali” per questo orto improvvisato sono già nel frigo o nel cestino del pane. E iniziare è più semplice di quanto sembri.


Sedano, cipollotti, lattuga: rigenerare è un gioco da ragazzi

Parlare di rigenerare ortaggi dal nulla sembra quasi una magia, ma è tutto vero. Alcune piante, come il sedano, i cipollotti e la lattuga romana, si prestano benissimo a questo gioco di rinascita. Nessun trucco complicato, solo un fondo d’acqua pulita, un contenitore trasparente e un pizzico di attenzione. Quei pezzi che di solito si scartano, tipo la base del sedano o le radici dei cipollotti, possono tornare in vita in pochi giorni. E non serve nemmeno troppo impegno: cambiare l’acqua ogni tanto e lasciar fare alla natura.


Il bello è che ogni pianta ha il suo carattere. Il sedano, ad esempio, ha una crescita lenta ma decisa, e si adatta facilmente anche a un vaso sul balcone. I cipollotti sono quasi impazienti: dopo tre o quattro giorni già si slanciano verso l’alto, pronti per insaporire di nuovo un piatto. E poi c’è la lattuga romana, che da una semplice base può regalare un cespo tutto nuovo, da raccogliere foglia dopo foglia.

Non è solo un modo per risparmiare, anzi. È come fare un piccolo esperimento botanico ogni settimana. Un gesto che cambia il ritmo in cucina, la rende più viva, più verde. E diciamolo, c’è qualcosa di molto soddisfacente nel vedere quelle prime foglioline fare capolino, come se dicessero: “ehi, ci sono anch’io”.

Zenzero, aglio e patate dolci: l’orto invisibile nella dispensa

Molti si stupiscono nel sapere che anche radici come lo zenzero, l’aglio e le patate dolci possono essere rigenerate a partire dagli scarti. Basta qualche accortezza in più, ma il risultato ripaga l’attesa.


Lo zenzero va tagliato in pezzi con almeno un “occhio” (quel piccolo nodo da cui può germogliare) e lasciato in un vaso con terriccio leggero, preferibilmente in un luogo caldo e umido. Dopo qualche settimana spunteranno i primi germogli.

L’aglio, invece, germoglia facilmente anche solo lasciato in dispensa. Quando si nota che uno spicchio ha un germoglio verde, lo si può piantare direttamente in un vaso. Col tempo, formerà nuovi bulbi.


La patata dolce si presta bene alla coltivazione in acqua: infilzandola con stuzzicadenti e poggiandola sul bordo di un bicchiere d’acqua, si stimola lo sviluppo delle radici nella parte immersa. Dopo un mese circa, sarà pronta per la terra.

Queste piante non solo sono utili in cucina, ma decorano anche l’ambiente con le loro foglie verdi e vivaci. Vedere nascere una nuova pianta dalla propria dispensa fa riflettere su quanto sia potente la natura, anche nei suoi gesti più semplici.


Vale la pena provarci? Sì, e non solo per ecologia

Coltivare piante a partire da quello che sembrava spazzatura non è solo una scelta ecologica, è quasi una piccola forma di meditazione. In un quotidiano spesso frettoloso, dove tutto deve essere subito pronto, vedere una radice che mette germogli o una foglia che si apre fa un certo effetto. È come se il tempo rallentasse un po’.

E poi, ammettiamolo: non serve un giardino da sogno o attrezzi professionali. Basta un bicchiere, un po’ d’acqua e la voglia di provare. Non importa se non tutte le “coltivazioni” riescono: anche solo osservare il processo ha il suo fascino. Ogni piccolo passo è una scoperta. E se da quel fondo di cipolla spunta un verde timido, è già una soddisfazione.

piante che puoi propagare da scarti di cucina

C’è chi lo fa per risparmio, chi per gioco, chi per abitudine. Ma in fondo, il vero motivo è che far nascere qualcosa dal nulla ha sempre il suo fascino. Come un promemoria gentile che la natura, anche in cucina, non smette mai di sorprenderci.

foto © stock.adobe

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