Aria pulita in ufficio e meno stress? Con alcune piante da interno, si può ottenere tutto questo in modo naturale, con benefici tangibili per la salute e l’umore.

C’è un modo semplice per dare subito un tocco fresco alla scrivania o a un open space troppo monotono: aggiungere una pianta. Magari piccola, magari in un vaso buffo. Ma capace di fare una grande differenza.
Avere piante in ufficio non è solo una questione estetica. Si parla sempre più spesso di biofilia, il legame istintivo con la natura, che in ambienti lavorativi può tradursi in più benessere, meno tensioni, persino meno assenze per malesseri stagionali. È interessante notare come alcune specie siano state studiate proprio per la loro capacità di purificare l’aria da sostanze inquinanti e al tempo stesso ridurre lo stress psicologico.
Piante che purificano l’aria in ufficio: una boccata di benessere
Si crede che basti una buona ventilazione per avere aria salubre, ma spesso negli uffici moderni – con finestre sigillate e aria condizionata sempre accesa – le sostanze volatili si accumulano. Formaldeide, benzene, xilene… nomi poco noti ma presenti ovunque, dai mobili ai toner.
Ecco che entrano in gioco le piante anti-inquinamento:
- Sansevieria (lingua di suocera): resistente e quasi immortale. Perfetta per chi si dimentica di annaffiare.
- Spathiphyllum (pianta del benessere): elegante e discreta, ottima per umidificare l’ambiente.
- Areca palmata: ha un look tropicale e migliora l’umidità nei luoghi chiusi.
- Pothos: cresce ovunque, anche con poca luce. Assorbe formaldeide e monossido di carbonio.
- Ficus benjamina: un classico degli open space, tollera bene la luce indiretta.
- Dracena: ideale per contrastare sostanze nocive e arredare con stile.
- Aloe vera: purifica e può anche essere utile per piccoli incidenti (tipo scottature da caffè bollente!).
- Chlorophytum (pianta ragno): tra le più semplici da coltivare, molto efficace contro monossido e benzene.
- Felce di Boston: bella da vedere, utile contro secchezza dell’aria e polveri sottili.
- Palma da dattero nana (Phoenix roebelenii): piccola e scenografica, riduce composti volatili.
Molte di queste piante, oltre ad assorbire inquinanti, rilasciano umidità e contribuiscono a rendere l’aria meno secca. Un dettaglio da non sottovalutare in inverno, quando riscaldamenti e condizionatori fanno da padroni.
Piante antistress per l’ufficio: bellezza e calma sempre a portata di sguardo
Oltre a migliorare la qualità dell’aria, alcune piante da interno hanno un effetto diretto sulla riduzione dello stress e sulla concentrazione. È curioso scoprire come basti uno sguardo al verde per rallentare il battito cardiaco e abbassare la pressione.
Le piante con effetto calmante più apprezzate includono:
- Lavanda: se l’ambiente lo consente, diffonde un profumo delicato che rilassa.
- Rosmarino: stimola la memoria e riduce la fatica mentale.
- Basilico santo (Tulsi): considerato sacro in India, è noto per il suo potere adattogeno.
- Camomilla: non solo per infusi. Anche in vaso, emana un aroma rassicurante.
In ambienti stressanti o dove regna il multitasking, avere del verde vicino può cambiare la giornata. È un po’ come portarsi un angolo di giardino dentro al computer.
Un piccolo gesto che cambia l’ambiente (e l’umore)
Non serve allestire una giungla: anche una sola piantina può trasformare l’atmosfera. E non solo per chi lavora in ufficio, ma anche in smart working. Il verde, in fondo, è democratico. Cresce con tutti.
Si può scegliere una pianta in base alla luce disponibile, allo spazio o anche solo all’effetto visivo. L’importante è che ci sia. Perché tra email e riunioni, notifiche e call, serve qualcosa che respiri con noi.
Magari un pothos che si arrampica sulla libreria. O una sansevieria che resta impassibile anche il venerdì sera. Sì, anche quello in cui l’ufficio sembra una giungla… ma di carte.
Il verde non è solo arredamento: è una pausa mentale. Una boccata d’aria. E sì, anche un piccolo aiuto contro lo stress quotidiano.
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