Calendula e nasturzio non sono solo belli da vedere: questi fiori estivi nascondono proprietà sorprendenti che li rendono alleati indispensabili per chi coltiva un orto. Curano il terreno, respingono gli insetti e attirano impollinatori. Cosa chiedere di più?

Si dice che un orto in salute parli da sé, ma a volte ha solo bisogno dei giusti “amici” vegetali accanto. E allora perché non provare ad arricchirlo con fiori utili, profumati e dal carattere vivace come questi due? Bastano pochi semi per rivoluzionare il modo in cui si coltiva. Alcuni giardinieri sostengono che basti inserire una manciata di nasturzi per notare un calo immediato degli afidi sulle brassicacee.
Non serve essere esperti per vederne i benefici: anche chi ha solo un balcone può sperimentarne l’effetto protettivo. E se capita che una pianta attiri troppi insetti, basta tagliare i fiori appassiti per stimolarne di nuovi e ristabilire l’equilibrio.
Fiori che proteggono: perché coltivare calendula e nasturzio in orto
In un angolo dell’orto, spesso dimenticato, possono nascere soluzioni semplici e brillanti. La calendula, con i suoi petali arancio acceso, e il nasturzio, con i suoi fiori vivaci e un po’ sfrontati, non sono solo una decorazione estiva: sono veri e propri scudi naturali.
La calendula è famosa per le sue proprietà antisettiche e la capacità di migliorare la struttura del suolo. Le sue radici rilasciano sostanze che tengono lontani i nematodi, quei microscopici vermetti che danneggiano le radici delle verdure. Un piccolo fiore che lavora in profondità, letteralmente.
Il nasturzio, invece, ha un’altra tattica: agisce come pianta trappola per afidi, cavolaie e altri insetti che, attratti dal suo profumo speziato, finiscono per posarsi sulle sue foglie anziché su quelle delle colture più delicate. Una strategia geniale, quasi da manuale.
E c’è di più: entrambi attirano insetti utili come api e sirfidi, contribuendo all’ impollinazione e all’equilibrio dell’ecosistema. Un aiuto silenzioso, ma costante.
I benefici in sintesi? Eccoli qui:
- Calendula: tiene lontani i nematodi, migliora il terreno, attira api e predatori di afidi.
- Nasturzio: pianta esca per afidi, cavolaie e coleotteri, attira insetti impollinatori.
- Entrambi: fioriscono a lungo, richiedono poche cure, arricchiscono l’orto di colori e biodiversità.
Come e dove piantarli: consigli pratici per un orto in salute
Inserire calendula e nasturzio nell’orto non richiede grandi piani: bastano qualche vasetto, un po’ di spazio tra le file di verdure e una buona esposizione al sole. L’ideale? Seminare direttamente a dimora tra aprile e giugno, lasciando che trovino il loro posto da soli. Non servono attrezzi complicati, né serre o serretti: un terreno morbido, un po’ d’acqua e qualche ora di sole al giorno bastano.
Il nasturzio predilige terreni ben drenati e poveri: se il suolo è troppo ricco, produrrà più foglie che fiori. Un terreno troppo “nutrito” lo rende pigro, quasi come se perdesse la voglia di fiorire. La calendula, invece, si adatta bene ovunque, ma ama le posizioni soleggiate. Non teme il caldo, e anzi, in estate sembra esprimere il meglio di sé.
Un trucco spesso usato dagli orticoltori è quello di piantarli lungo i bordi o tra le aiuole, accanto a piante sensibili come pomodori, zucchine, cavoli e lattughe. In questo modo si crea una barriera naturale che protegge senza usare pesticidi. Alcuni li utilizzano anche come marcatore naturale delle file: i colori accesi aiutano a distinguere visivamente le varietà coltivate, evitando confusione nei lavori quotidiani.
E poi, ammettiamolo, vedere quei fiori sbocciare in mezzo al verde è una soddisfazione che va oltre l’utilità. C’è qualcosa di profondamente rassicurante in quella macchia di colore che rompe la monotonia delle foglie. Un dettaglio che rende tutto più vivo, più umano, quasi come se l’orto respirasse insieme a chi lo cura.
Tisane, insalate e unguenti: calendula e nasturzio in cucina e fitoterapia
Non si direbbe, ma questi fiori si possono anche mangiare o utilizzare per preparazioni erboristiche. La calendula è spesso usata per infusi lenitivi o per creare unguenti e creme naturali contro irritazioni e arrossamenti. I petali si essiccano facilmente e conservano a lungo il loro potere benefico.
Il nasturzio, invece, regala un tocco piccante e fresco alle insalate: sia i fiori che le foglie giovani si possono gustare crudi. Alcuni li mettono anche sott’aceto, un po’ come si fa con i capperi.
Insomma, fiori belli, buoni e pure utili. E pensare che spesso vengono trattati come semplici ornamenti!
Chi ha un orto, grande o piccolo, può davvero sperimentare i vantaggi di queste due piante con pochi gesti. Perché non iniziare oggi stesso, magari seminando un paio di file accanto ai pomodori? I risultati si vedono presto, e non solo in termini di resa, ma anche nella sensazione generale di armonia e vitalità che questi fiori portano con sé.
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