Coltivare il ciclamino d’estate può sembrare una sfida impossibile, ma con qualche accorgimento si può evitare che questa pianta delicata soffra il caldo. Basta conoscere le sue esigenze per godere a lungo della sua bellezza.

Quando si parla di piante fiorite resistenti al caldo, il ciclamino non viene certo in mente per primo. Eppure, con i giusti gesti, anche lui può superare l’estate senza troppi traumi.
Se hai un ciclamino sul balcone e temi che non sopravviva all’ondata di calore, fermati un attimo. Una scelta mirata del posto dove collocarlo e un’irrigazione ben calibrata possono davvero fare la differenza.
Dove mettere il ciclamino in estate
Si tende a pensare che tutte le piante fiorite abbiano bisogno di pieno sole, ma non è proprio così. Il ciclamino estivo, ad esempio, non sopporta i raggi diretti nelle ore più calde. Anzi, li teme. Serve quel tipo di luce che accarezza senza bruciare. Ecco perché il ciclamino d’estate preferisce stare in mezz’ombra luminosa, dove il sole non picchia mai diretto ma filtra appena, come succede dietro una tenda chiara o tra le foglie di un albero.
Non è raro trovare chi lo mette sotto a un portico, o accanto a un muro esposto a est, dove riceve solo qualche raggio del primo mattino. E se la casa lo permette, anche un angolo vicino a una finestra schermata può diventare il suo rifugio ideale nei mesi più roventi. Non servono soluzioni complicate, basta osservare dove l’ambiente sembra più “gentile” con le piante.
Quel che va assolutamente evitato è il sole del pomeriggio, quello che picchia forte e fa evaporare l’umidità dal terriccio in un attimo. Il rischio? Foglie che ingialliscono, bulbi che marciscono, e tutta la pianta che sembra appassire senza motivo. Meglio prevenire che curare, come si dice.
Un altro dettaglio da non sottovalutare è il ricircolo d’aria. Un ambiente ben ventilato riduce drasticamente la probabilità di attacchi fungini o muffe, silenziose ma letali per un ciclamino in difficoltà.
Se coltivato in casa, poi, occhio a dove si mette. Evitare mensole sopra forni o vicino a elettrodomestici che emanano calore è quasi una regola aurea. E mai, davvero mai, sotto il flusso diretto di un condizionatore: lo shock termico è uno dei peggiori nemici del ciclamino. In estate, basta uno sbalzo improvviso per compromettere settimane di cure.
Irrigazione e cure quotidiane: cosa fare (e cosa evitare)
Durante l’estate, la parola d’ordine è “moderazione”. Il ciclamino in estate non è in fase attiva, anzi, tende ad andare in riposo vegetativo. Questo vuol dire che non solo rallenta la crescita, ma cambia proprio le sue esigenze, diventando più vulnerabile a eccessi e sbalzi. Quindi, è meglio ridurre le innaffiature e adattare le attenzioni con maggiore sensibilità.
Ecco qualche accorgimento utile, ma senza fissarsi su regole troppo rigide:
- Bagna la pianta solo quando il terreno è asciutto almeno in superficie, evitando la routine giornaliera: il terriccio, toccandolo con un dito, dirà molto più di qualsiasi calendario
- Evita di bagnare direttamente il bulbo: meglio versare l’acqua nel sottovaso e lasciarla assorbire per 10-15 minuti, poi svuotare l’eccesso per evitare ristagni
- Non usare acqua troppo fredda: se arriva direttamente dal rubinetto, lasciarla riposare qualche ora prima di utilizzarla
- Se le foglie iniziano ad afflosciarsi, non sempre è colpa della sete: spesso è il caldo a causare lo stress, anche se il terreno è umido
Ogni tanto, una spruzzata d’acqua nebulizzata sulle foglie (ma mai sui fiori!) può aiutare a mantenere l’umidità ambientale, specie nelle giornate più afose. E se qualche foglia si secca o diventa molle? Meglio toglierla con delicatezza: non serve tenerla come promemoria, anzi, è un invito per parassiti e muffe.
A volte, il ciclamino sembra richiedere attenzioni eccessive, ma poi basta osservarlo per capire che chiede solo rispetto per i suoi tempi. E in estate, questi tempi vanno più lenti, quasi impercettibili. Ma ci sono.
Come gestire il riposo vegetativo del ciclamino
È interessante notare che, in natura, il ciclamino entra in riposo proprio nei mesi estivi. Non bisogna quindi spaventarsi se le foglie iniziano a seccarsi o la pianta sembra “morire”: è solo un ciclo naturale.
In questa fase si può:
- Spostare il vaso in un luogo fresco e asciutto
- Sospendere quasi del tutto le annaffiature
- Lasciare il bulbo indisturbato finché non ricompaiono i primi germogli
Una volta avvistati i nuovi getti, è il momento di riportarlo alla luce e riprendere gradualmente le cure abituali. Alcuni consigliano anche di rinvasare il ciclamino a fine estate, usando un terriccio fresco e ben drenante. Attenzione, però, a non danneggiare le radici dormienti.
Il bello del ciclamino è proprio questo: sa sparire per poi tornare, magari ancora più vigoroso. E chi l’ha detto che solo le piante sempreverdi meritano spazio sui davanzali?
Il ciclamino d’estate, con il suo carattere schivo ma resiliente, è una di quelle piccole sfide verdi che vale la pena affrontare. Con pazienza e qualche attenzione mirata, saprà sorprendere anche chi non credeva fosse possibile vederlo rifiorire.
Meglio non dare nulla per scontato quando si ha a che fare con la natura. Spesso basta davvero poco per trasformare un’apparente fragilità in un punto di forza.
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