Mantieni il tuo freezer alla temperatura ideale e scoprirai quanto è semplice risparmiare energia e soldi senza rinunciare alla conservazione perfetta dei tuoi alimenti.

Con l’arrivo dell’autunno, il freezer torna protagonista in cucina. Si inizia a congelare il brodo fatto in casa, le porzioni extra di zuppe o i sughi della domenica. Ma pochi sanno che una temperatura sbagliata può incidere non solo sulla qualità degli alimenti, ma anche sulla bolletta elettrica. Impostare correttamente il termostato, quindi, non è solo una questione di efficienza, ma anche di risparmio.
Hai mai controllato a che temperatura funziona il tuo freezer? Spesso ci si limita a tenerlo al massimo della potenza, convinti che “più freddo sia meglio”. Eppure non è così: trovare il giusto equilibrio fa la differenza. Prima di entrare nel dettaglio, pensa a quante volte apri e chiudi lo sportello, magari dimenticandolo semiaperto. Ecco, piccoli gesti quotidiani possono fare la differenza. Una buona abitudine potrebbe essere proprio questa: oggi stesso, prendi un termometro da frigo e verifica la temperatura del tuo freezer. Un piccolo gesto, zero fatica, grande vantaggio.
La temperatura ideale per il freezer: perché è -18°C
Secondo quanto indicato da enti internazionali come l’OMS e l’EFSA, la temperatura ottimale per un freezer domestico è -18°C. Ma perché proprio questa soglia e non qualche grado in meno?
A -18°C si crea un punto di equilibrio perfetto tra conservazione sicura e consumo energetico responsabile. I batteri e i microrganismi, pur non venendo eliminati del tutto, entrano in una sorta di ibernazione: come se il tempo, per loro, si fermasse. Questo permette agli alimenti di mantenere consistenza, sapore e valori nutrizionali anche per mesi. Non è magia, è solo fisica applicata in modo intelligente.
Certo, alcuni freezer più avanzati permettono di scendere anche a -24°C, e qualcuno pensa che “più freddo sia più sicuro”. Ma non è così semplice. Raffreddare sotto i -18°C aumenta drasticamente il consumo elettrico senza migliorare realmente la durata degli alimenti. Anzi, in alcuni casi si rischia persino di compromettere la struttura di certi cibi più delicati, come frutta o pane, che diventano troppo secchi o gommosi dopo il congelamento.
Un elettrodomestico che lavora stabilmente a -18°C consuma fino al 10-15% in meno rispetto a uno spinto a temperature inferiori. E se ci pensi, su base annuale non è poco: qualche decina di euro risparmiata solo regolando un termostato. A volte l’efficienza sta nei dettagli più invisibili.
Errori comuni da evitare e piccoli trucchi utili
Spesso, più che un problema tecnico, è una questione di abitudini sbagliate. Tante volte si sottovalutano comportamenti che, sommati nel tempo, portano a sprechi di energia e conservazioni poco efficaci. Ecco alcuni degli errori più comuni (e facili da correggere):
- Aprire spesso lo sportello: ogni volta che lo fai, entra aria calda che costringe il motore a lavorare di più per riportare la temperatura a -18°C. Può sembrare banale, ma organizzarsi prima aiuta: sapere dove si trova ciò che serve ti fa risparmiare tempo e corrente.
- Inserire cibi ancora caldi: capita più spesso di quanto si pensi, magari con avanzi appena cucinati. Il problema è che il calore alza la temperatura interna e favorisce la formazione di ghiaccio, oltre a far lavorare il compressore più a lungo.
- Freezer troppo pieno o troppo vuoto: entrambi gli estremi non sono ideali. Se è stracolmo, l’aria non circola; se è quasi vuoto, disperde più facilmente il freddo. Un buon compromesso è riempirlo al 70-80%, lasciando spazi tra i contenitori.
- Formazione di ghiaccio sulle pareti: oltre a ridurre lo spazio utile, è un chiaro segnale di inefficienza. Sbrinare almeno ogni 3-4 mesi aiuta a migliorare le prestazioni e a ridurre i consumi.
- Temperatura impostata a caso: spesso si gira la manopola “a sensazione” senza sapere a quanti gradi corrisponda. Un semplice termometro da freezer può aiutarti a impostare correttamente il valore e tenerlo sotto controllo.
E non dimenticare i dettagli: posiziona il freezer lontano da fonti di calore dirette come forni o termosifoni e controlla che la guarnizione della porta chiuda bene. Anche una piccola fessura può causare dispersioni e sprechi continui. Un controllo ogni tanto evita brutte sorprese.
Risparmio energetico: quanto incide davvero?
Un freezer ben regolato può sembrare un dettaglio, ma sul lungo periodo fa la differenza. Considera che gli elettrodomestici in classe energetica A+++ possono consumare fino al 60% in meno rispetto a modelli più vecchi, e la temperatura giusta ne amplifica l’efficienza.
Facciamo un esempio pratico: un freezer impostato a -24°C invece di -18°C può consumare anche 30-40 kWh in più all’anno. Se consideri un costo medio di 0,25 €/kWh, si tratta di circa 10 euro l’anno. Non sembra molto? Ora moltiplicalo per tutti gli elettrodomestici di casa non ottimizzati.
Infine, scegliere un modello di ultima generazione con funzione ECO, allarme porta aperta e sbrinamento automatico ti aiuta non solo a consumare meno, ma anche a gestire meglio la manutenzione.
Impostare la temperatura ideale del freezer è solo il primo passo. Ma è anche uno dei più semplici per iniziare a risparmiare senza cambiare abitudini drastiche. Hai già controllato il tuo?
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