Dimentica cactus e piante grasse: la pianta alternativa dell’estate resiste al caldo, richiede pochissime cure ed è perfetta anche se non hai il pollice verde.

Appena si sente parlare di piante che sopravvivono alla siccità, vien subito in mente il classico cactus. Quelle forme spinose, sempre un po’ buffe, che resistono a tutto. Ma ecco la sorpresa: c’è una pianta che non punge, ha un’aria più raffinata, eppure se la cava egregiamente anche sotto il sole più feroce. Sta piano piano facendo capolino su davanzali e terrazze, quasi senza far rumore, ma con una bellezza che colpisce al primo sguardo.
Stufi dei soliti gerani o delle classiche succulente che ormai sembrano tutte uguali? Questa pianta potrebbe essere la svolta. Non serve aspettare che arrivi l’afa per decidere di provarla: il periodo giusto è adesso, quando si ha ancora tempo per sistemarla in un vaso e lasciarla fare il suo corso. Non è una di quelle che chiedono attenzioni continue: basta poco, e ogni giorno regala qualcosa in più, quasi senza farsi notare.
La pianta che sfida il caldo senza paura
Tra le piante resistenti al caldo estivo, una delle più sorprendenti è la portulaca. Nonostante il nome poco glamour, si tratta di una pianta straordinaria per robustezza, bellezza e adattabilità. La portulaca è quella pianta che chi ama il verde ma non ha proprio tempo da perdere finisce per adorare. Spunta veloce, si allarga come se niente fosse e, nonostante il caldo che cuoce pure i pensieri, lei continua a fiorire come se fosse primavera eterna.
Il bello è che non ha bisogno di mille attenzioni. Se l’acqua scarseggia, lei non fa una piega. Le sue foglioline, belle cicciotte, si tengono strette l’umidità come se fosse oro. Un po’ come fanno i cactus, ma senza quella faccia da “non toccarmi”. Ma a differenza di quest’ultimo, la portulaca si distingue per la sua fioritura variopinta: rosa, giallo, arancio, rosso… uno spettacolo continuo da giugno a settembre.
Si crede che la sua origine asiatica le abbia dato questa tolleranza straordinaria alle condizioni più estreme. Non ha bisogno di terreni particolari, si adatta persino ai suoli più poveri e sabbiosi. E, dettaglio non da poco, tiene lontani molti insetti molesti grazie al suo aroma discreto.
Perché tutti ne parlano: vantaggi e consigli pratici
La portulaca non è solo bella e resistente. Ha anche alcune caratteristiche che la rendono davvero interessante per chi cerca una pianta alternativa per l’estate. Basta osservare un paio di dettagli per capire se può fare al caso tuo:
- Non teme l’esposizione diretta al sole, anzi: più luce riceve, più fiorisce.
- Resiste anche alla salsedine, ideale se vivi vicino al mare.
- Non serve bagnarla spesso: una o due volte a settimana sono più che sufficienti.
- Può essere coltivata in vaso, in piena terra o anche in fioriere sospese.
- Cresce bene da sola ma può essere usata anche come tappezzante accanto ad altre piante.
È interessante notare che, pur essendo una pianta umile, la portulaca è stata riscoperta anche in contesti più chic: molti designer del verde la utilizzano per allestimenti minimal o boho-chic, sfruttandone il portamento ricadente e il contrasto tra foglie e fiori.
Pianta d’estate e non solo: piccoli segreti per farla durare
Se trattata con qualche attenzione, la portulaca può durare anche oltre la stagione estiva. Il trucco? Evitare i ristagni d’acqua e usare un terriccio ben drenato, magari arricchito con sabbia o pomice. In autunno, quando le temperature iniziano a scendere, si può spostare in un luogo più riparato o semplicemente lasciarla seccare per poi raccoglierne i semi e ripiantarli l’anno successivo.
Alcuni suggeriscono di abbinarla a piante aromatiche, come il timo o la lavanda, per creare composizioni profumate e resistenti. E se si desidera qualcosa di ancora più decorativo, si possono mescolare varietà di portulaca a fiore doppio, che assomigliano quasi a piccole rose.
A volte si pensa che le piante belle siano anche difficili da curare. Ma la portulaca dimostra il contrario. Con un minimo di cura iniziale e le giuste condizioni, può diventare la vera protagonista verde dell’estate, superando in bellezza e praticità anche le piante più blasonate.
Val la pena provarla, anche solo per scoprire quanto poco serva per portare colore e vita su un balcone assolato. Chi l’ha fatto, di solito non torna più indietro.
foto © stock.adobe