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Piante & fiori

In primavera il rosmarino si moltiplica così: pochi passaggi e zero spese

In primavera, il rosmarino si moltiplica con estrema facilità: bastano pochi passaggi, zero spese e un pizzico di pazienza per ottenere nuove piantine da un semplice rametto.

moltiplicare il Rosmarino
In primavera il rosmarino si moltiplica così

Molti non lo sanno, ma il periodo primaverile è il momento perfetto per far “rinascere” il rosmarino, sfruttando la sua naturale spinta vegetativa. Non serve essere esperti giardinieri, né avere attrezzi professionali: con materiali comuni e un po’ di attenzione, anche un terrazzo può trasformarsi in una piccola oasi di erbe aromatiche.

Chi ha già una pianta di rosmarino, o può procurarsi un rametto da un amico, ha già tutto ciò che serve. E la soddisfazione di veder crescere una nuova pianta da un semplice ritaglio è qualcosa di difficile da descrivere a parole. Una volta imparato il metodo, viene naturale chiedersi perché non ci si abbia provato prima. Ecco allora che questa guida può fare la differenza.

Come scegliere il rametto giusto di rosmarino

La prima cosa che viene in mente è: basta qualsiasi rametto? In realtà, no. Moltiplicare il rosmarino con successo richiede una piccola selezione iniziale, spesso sottovalutata. Si tratta di trovare un ramo che sia giovane ma non troppo tenero, lungo circa 10-15 centimetri, preferibilmente prelevato dalla parte centrale della pianta.


Non è raro che si commetta l’errore di prendere estremità troppo morbide, che poi non riescono a sviluppare le radici. Si consiglia di evitare rametti fioriti o che mostrano segni di malattie o parassiti: anche se all’apparenza possono sembrare forti, spesso non attecchiscono bene. L’ideale è puntare su un rametto dal colore verde intenso, con qualche fogliolina ben distribuita ma non troppo fitta.

Una volta individuato il candidato, si esegue un taglio netto e obliquo appena sotto un nodo, ossia il punto in cui nascono le foglie. Questo favorisce l’assorbimento dell’acqua e stimola la formazione delle radici. Se si vuole, si può intingere la parte tagliata in un po’ di cannella o in ormoni radicanti naturali, ma non è obbligatorio. Quel che conta è trattare il rametto con delicatezza.

Rosmarino in primavera: tutti i passaggi per la talea

Preparato il rametto, si passa alla preparazione della talea, passaggio decisivo ma più semplice di quanto si pensi. Serve un vasetto, del terriccio drenante e un angolo luminoso (ma non esposto direttamente al sole). Il terriccio ideale è una miscela leggera, magari con un po’ di sabbia per evitare ristagni.

Ecco i passaggi principali:

  • Rimuovere le foglie nella parte bassa del rametto, lasciando nudi almeno 3-4 centimetri.
  • Inserire la talea nel terriccio inumidito, facendo attenzione a non piegare la base.
  • Compattare leggermente la terra intorno al rametto per dargli stabilità.
  • Coprire il vaso con un sacchetto trasparente o una bottiglia tagliata per creare un effetto serra.
  • Controllare ogni 2-3 giorni che il terreno sia umido ma non zuppo.

Nel giro di un paio di settimane, con un po’ di fortuna, si dovrebbero vedere i primi segni di attecchimento: il rametto resta verde, le foglie non cadono e potrebbe persino comparire qualche nuova gemma. Segno che la magia è iniziata.

Quando la talea mostra una crescita attiva, si può togliere la copertura e iniziare a esporla gradualmente al sole. Non bisogna avere fretta: più il radicamento è forte, più la futura pianta sarà resistente.

Cura, trapianto e benefici del rosmarino

Una volta che il rosmarino ha messo radici, è il momento di pensare al trapianto. Di solito si aspetta un mese o poco più prima di trasferire la nuova piantina in un vaso più grande o in giardino. Meglio farlo in una giornata mite, evitando sbalzi di temperatura.

Il terreno ideale resta sempre ben drenante, perché il rosmarino teme l’umidità in eccesso più della siccità. Una volta sistemata, la pianta richiede poche cure: annaffiature regolari ma distanziate, esposizione al sole diretto e, ogni tanto, una piccola potatura per mantenerla compatta.

Non è solo questione di gusto o decorazione. Avere del rosmarino fresco a portata di mano cambia l’approccio alla cucina, profuma l’ambiente, tiene lontani certi insetti e può perfino aiutare la concentrazione. C’è chi lo usa nei sacchetti profumati per i cassetti, chi lo essicca, chi lo aggiunge agli impacchi fai da te. In ogni caso, è una presenza che arricchisce.

Rosmarino

Alla fine, tutto parte da un rametto. Che in primavera, più di ogni altra stagione, sembra voler rinascere. Basta dargli una mano.

foto © stock.adobe

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